Spesso una buona conoscenza teorica del teatro aiuta l’attore nel corso del suo lavoro artistico. Altre volte, riempire un giovane cervello con troppi concetti teorici, invece risulta rischioso: per questo bisogna essere cauti nel saper scegliere le proprie letture, soprattutto durante i primi anni teatrali! Ecco una lista di 5 libri che ogni aspirante attore dovrebbe leggere, e che potrebbero aiutarlo a comprendere meglio il proprio mestiere!

1- Manuale Minimo dell’Attore, di Dario Fo

Non esiste davvero libro più sintetico ed esaustivo del Manuale minimo dell’attore di Dario Fo. Il volume è diviso in sei “giornate”, come se fossero sei lezioni, che a loro volta sono divisi in paragrafi: Fo bilancia all’interno di ciascuna “giornata” la giusta dose di nozioni scolastiche (relative per lo più alla conoscenza base della storia del teatro) con quelle “tecniche” dell’attore.

Un buon attore, infatti, deve comprendere il perché dei codici teatrali in uso: da dove provengono, come si sono evoluti, in che direzione possono andare. Questo lo si apprende solo per mezzo dello studio, da qui il nome “manuale” nel titolo.

 

2- Il lavoro dell’attore su se stesso, di Konstantin Stanislavskij

Hai mai sentito parlare di Christian Bale che dimagrisce 20 kg per L’uomo senza sonno o di Robert De Niro che sceglie di lavorare come taxista per un mese per il suo ruolo in Taxi Driver? Questo metodo che usano gli attori americani deriva da un’estremizzazione della teoria di Stanislavskij contenuta in questo libro. Il metodo “Actor’s studios”, infatti, non è altro che il modo con cui gli attori di Hollywood cercano di innescare una revivescenza stanislavskjiana. La revivescenza consiste nell’immedesimazione psicologica dell’attore con il proprio personaggio, innescando sulla scena una sorta di trance controllata. L’immedesimazione è possibile trasferendo i propri sentimenti e il proprio vissuto personale sulla scena per dare umanità e verosimiglianza ai sentimenti.
Tuttavia, Stanislavskij non ha mai scritto che l’attore dovrebbe danneggiare se stesso per riuscire nell’impresa: Il lavoro dell’attore su se stesso, infatti, insegna che ogni attore possiede già tutte le esperienze e il materiale emotivo necessario per condurre ogni ruolo.

Leggere questo libro può, dunque, aiutarti a conoscere il così-detto “Metodo Stanislavskij” (uno dei più usati) risalendo direttamente alla sua fonte: verrai così protetto da eventuali insegnanti/registi che nel corso della tua carriera ti chiederanno di applicare il metodo mettendo in pericolo la tua salute.

3- Lo spazio vuoto, di Peter Brook

Uno dei testi più importanti del Novecento teatrale: una lettura fondamentale per ogni attore. Lo spazio vuoto è una lettura sui rischi dello spettacolo e della responsabilità immensa dell’attore per il suo esito. In un secolo dominato dalla presenza ingombrante della regia, questo testo pone l’occhio sull’attore. Lo spazio scenico (luci, scenografia) è morto: è l’attore che lo rende vivo.

Leggere Lo spazio vuoto aiuta il giovane attore a prendere consapevolezza che la qualità, in scena, è la priorità. La responsabilità dell’attore di portare a casa una performance viva, reale e piena di emozioni non sempre ha a che fare con la tecnica: Lo spazio vuoto non è un manuale, ed infatti aiuta il lettore ad incontrare la parte irrazionale del teatro; quella che, di solito, è in grado di fare la differenza.

 

4- Attore… ma di lavoro cosa fai? Occupazione, diritti, welfare dello spettacolo dal vivo, di Mimma Gallina, Luca Monti e Oliviero Ponte di Pino.

Questo libro è una lettura più concreta e manualistica che parla del nuovo Codice dello Spettacolo. Il saggio spiega infatti come la crisi del settore sia di duplice natura: economica e culturale. Economica perché, purtroppo, fare l’attore in Italia non è una passeggiata: la professione spesso non viene riconosciuta come tale e gli attori, soprattutto giovani, non conoscono i loro diritti e vengono condannati ad una situazione di precarietà. Culturale perché l’affluenza del pubblico a teatro è ai minimi storici, e questo porta a una svalorizzazione del settore da parte delle istituzioni.

La lettura anche soltanto di un saggio come questo qui potrebbe aiutare a rendersi conto della situazione del professionismo nel nostro paese e delle difficoltà che comporta intraprendere questo percorso.

5- Amleto, di William Shakespeare

Qualche professore concluderebbe questa lista con qualche altro pilastro del Novecento come Per un teatro povero di Grotowski o Il teatro e il suo doppio di Artaud. La verità, però, è che ti sarà molto più utile comprare una tua edizione personale (investi sulla qualità: opta per una versione commentata da qualche studioso importante, con il testo in lingua originale accanto) dell’opera più usata di sempre per le audizioni: Amleto di William Shakespeare.

Se è tua intenzione fare gavetta tra le Accademie più importanti d’Italia, com’è giusto che sia, ti sarai già accorto dai bandi per i provini che è quasi sempre richiesto un dialogo tratto da quest’opera. Dialogo che, assolutamente, non capirai se non avrai letto e compreso l’opera in ogni suo aspetto: infatti, i dialoghi e i monologhi principali di Amleto, si giocano interamente sul sottotesto dettato dalla vicenda pregressa. Perciò è impossibile interpretare bene un monologo tratto da quest’opera se non si conosce tutta la storia dall’inizio.

In generale, penso che sia utile avere una conoscenza generale del repertorio shakespeariano: Amleto, Romeo e Giulietta, Otello e Macbeth. Per le donne, infatti, è spesso richiesto alle audizioni di interpretare sì Ofelia dall’Amleto, ma molto più spesso sarà richiesto un monologo di Giulietta Capuleti da Romeo e Giuletta o Desdemona da Otello.

Attenzione: leggere Shakespeare non è facile! Il linguaggio è complesso, è difficile da tradurre in codici contemporanei. Il rischio di affrontarlo senza una “preparazione” è quello di banalizzarlo con aggettivi quali “antico” o “prolisso”. Si consiglia perciò, insieme alla lettura, anche la visione a teatro di una delle produzioni dell’Amleto. Se non è possibile, cerca su internet uno dei mille adattamenti filmici che sono stati girati per il cinema o per il teatro e guardalo!

 

 

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